Rispristino prateria di Posidonia oceanica alle Isole Tremiti
Le Isole Tremiti sono le protagoniste della seconda tappa di Save the Wave. Nell’’arcipelago situato al largo delle coste pugliesi, in un’area complessiva di circa 100 metri quadri, sono stati impiantati i rizomi di Posidonia oceanica scalzati, in particolare, a causa degli ancoraggi dei diportisti. Il reimpianto di fasci di P. oceanica è stato effettuato in due siti di circa 50 m2 ciascuno, dove Posidonia era presente in passato e dove è poi scomparsa proprio a causa delle attività umane.

Il primo sito è locato a nord-est degli iconici scogli chiamati “I Pagliai”, dove sono state posizionate nuove porzioni di prateria tra i 15 e i 17 metri di profondità.
Il secondo è localizzato nel corridoio naturale formato dallo Scoglio del Cretaccio e dall’Isola di San Nicola, a 8 metri di profondità.
In totale, dunque, Posidonia è stata reimpiantata su una superficie complessiva di 100 m2, pari a circa il 10% della superficie che questo habitat ricopre alle Isole Tremiti nella sua porzione più in salute.

Il progetto vede il coinvolgimento della comunità locale, come diving center ed esperti, ma anche di molti studenti, i quali prenderanno parte a percorsi educativi sull’importanza di questa pianta per la salute del mare e della costa.
Il progetto, guidato da IOC-UNESCO grazie al supporto di E.ON Italia S.p.a., è nato grazie alla collaborazione con Giovanni Chimienti, biologo marino del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Bari e National Geographic Explorer, con il suo team composto dal Prof. Francesco Mastrototaro e il biologo marino Andrea Tursi, con il patrocinio del Parco Nazionale del Gargano Area Marina Protetta Isole Tremiti e con la partecipazione di The Oceancy.
L’importanza di Posidonia alle Tremiti
I posidonieti delle Isole Tremiti rappresentano un habitat di particolare pregio ed importanza sia ambientale sia socioeconomica. Tuttavia, nonostante le praterie siano attualmente uno degli habitat più protetti e monitorati del Mediterraneo, stanno subendo una forte degradazione, spesso legata ad impatti locali. Risulta quindi fondamentale coinvolgere i turisti e la comunità locale attraverso la formazione di personale in loco e un programma di Educazione all’Oceano nelle scuole.

“Posidonia oceanica forma bellissime praterie sommerse che svolgono numerose funzioni per l’ecosistema. Purtroppo, questa pianta sta soffrendo per via degli impatti dell’uomo, e le praterie spesso regrediscono o scompaiono. Per questo motivo, anche alle Isole Tremiti, è necessario intervenire per la loro tutela e per rimediare ad alcuni degli impatti che la danneggiano, in particolare, gli ancoraggi delle imbarcazioni. Come Università di Bari abbiamo unito le forze con IOC-UNESCO, E.ON e The Oceancy, grazie alla fondamentale adesione del Parco Nazionale del Gargano, per recuperare e reimpiantare porzioni di prateria che altrimenti sarebbero andate perse per sempre.
Giovanni Chimienti, Biologo Marino del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Bari e National Geographic Explorer.
Sappiamo però quanto sia essenziale che ognuno di noi faccia la propria parte, prestando attenzione a questo fragile habitat marino, unico del Mediterraneo, evitando di ancorare su quelle che sembrano semplici “distese d’erba” e invece sono praterie centenarie”
